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Add/università vs self made #187

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# Università VS Self-Made

## La terza via: l’ITS

Nel momento in cui si vuole intraprendere la via della “specializzazione” da developer, una volta concluse le scuole superiori, spesso ci si trova davanti a quello che è un bivio: _intraprendere la via dell’Università o iniziare un percorso di autoformazione?_

La risposta non è sempre così scontata, vista anche la soggettività del tema. Nel primo caso stiamo parlando di un percorso che dura minimo tre anni (o cinque, a seconda dell’obiettivo), strutturato e tenuto da docenti formati e che seguono un piano di studi ben preciso, mentre nel secondo abbiamo una durata potenzialmente ignota e che si basa esclusivamente sulla nostra organizzazione, disciplina e motivazione.

Molte persone però non sono a conoscenza di una terza via, ovvero degli [ITS (_Istituto Tecnico Superiore_)](https://www.miur.gov.it/web/guest/tematica-its) di programmazione, degli enti solitamente finanziati dalla regione e/o da alcune aziende del settore, il cui scopo è quello di formare nel giro di un paio d’anni delle figure professionali da inserire nel mondo dell’IT.

### Un ibrido tra Teoria e Pratica

**_“Com'è strutturato il percorso formativo di un ITS?”_**

Per integrare in modo corretto e graduale la “Teoria” e la “Pratica”, il piano formativo standard di un ITS prevede:

- **Primo Anno**: Prevalentemente dedicato alle **lezioni in aula**, dove si ha l'opportunità di apprendere dalle competenze di **docenti aziendali**<sup>1</sup> e universitari, i concetti, i linguaggi e gli strumenti fondamentali della figura professionale a cui è dedicato il corso.
Inoltre c’è da menzionare che in alcuni ITS viene offerta la possibilità di prepararsi e sostenere esami per certificazioni esterne quali: [CISCO IT Essentials](https://www.netacad.com/courses/os-it/it-essentials), [ECDL](https://www.aicanet.it/aica/qualita/ecdl-full-standard) e [PET/FIRST/ecc.](https://www.cambridgeenglish.org/exams-and-tests/) per citarne solo alcune.

<br>

- **Secondo Anno**: Dopo una breve fase di lezioni dedicate agli ultimi moduli, mirate a esplorare concetti più avanzati, come l'_Architettura del Software_ per esempio, l'attenzione si sposta principalmente sullo **stage lavorativo**, nonché ultima attività prima dell’esame finale (necessario per conseguire un _Diploma di [V livello EQF](https://europa.eu/europass/it/description-eight-eqf-levels)_).

<br>

**_“Come posso trovare gli ITS?”_**

Prima di rispondere a questa domanda, è bene precisare che gli ITS in Italia offrono una vasta gamma di corsi dedicati a settori diversi, tra cui tecnologia, industria, e servizi. Per ovvi motivi in questo libro, più precisamente in questo capitolo, si parlerà di quelli legati al settore IT.

Chiusa questa parentesi, il sito dell’**_[INDIRE](https://www.indire.it/progetto/its-istituti-tecnici-superiori/dove-sono-gli-its/)_** (_Istituto Nazionale Documentazione Innovazione Ricerca Educativa_) è sicuramente la miglior risposta a questa domanda. Ovviamente non l’unica, ma sicuramente tra tutte le pagine risulta essere la più completa, presentando anche a sostegno i dati relativi agli ITS della regione e all’occupazione degli studenti diplomati.

<br>

**“_Perché l’ITS potrebbe risultare un’ottima via?”_**

Innanzitutto come già citato è un corso molto breve (2 anni), a numero chiuso (quindi con un test di ammissione) e alla portata di tutti dal punto di vista economico, dal momento che l’iscrizione è gratuita o a costo molto ridotto. Solitamente viene fornito un PC da poter utilizzare durante le lezioni e dedicato completamente alla programmazione, ma soprattutto, ciò che contraddistingue l’ITS (e il motivo per cui viene citato in questo capitolo) è la sua **dualità tra lezioni in aula e stage in azienda** per poter testare in modo pratico “sul campo” i concetti appresi.

È vero, sicuramente la preparazione concettuale risulterà meno solida di quella universitaria, ma è proprio qua che deve subentrare la nostra proattività e la nostra curiosità!
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Non credo sia questione di solidità, ma piuttosto di preparazione verso il mondo del lavoro!


“_Si conclude il modulo di lezioni su Python e vorrei saperne ancora di più. Ottimo! Partendo da questa infarinatura posso apprendere più facilmente anche in maniera autonoma._”
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Non ho compreso il senso della frase nel contesto attuale.. forse era un esempio di stereotipi nel settore?

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Ho scritto questa frase basandomi su diverse testimonianze di colleghi e non. Alcuni si sono laureati mentre altri hanno svolto un corso più simile all'ITS e parlandoci mi è sembrato emergere questo aspetto, ovvero che il corso post-diploma è molto più mirato al mondo lavorativo tralasciando alcuni concetti teorici che invece si trattano all'università


“_Mi trovo a fare uno stage in un’azienda che usa VUE.js? Conosco JavaScript ma non avevo mai considerato questo Framework. Ecco un’ottima opportunità per farlo ora_”.
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Come sopra. Forse aggiungerei una riga o due per dare un filo logico ai paragrafi prima e dopo


L'importante è alimentare sempre questo “fuoco”, questa sete di conoscenza, che oltre ad essere fondamentale in questo settore (perché non si smette mai di imparare nel mondo IT 🤓) ci aiuterà a crescere come figura professionale e a farci notare da aziende dove è più facile fare esperienza e assimilare concetti nuovi.

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### Note

> <sup>1</sup>**Docente Aziendale**: Una figura che lavora nel settore e che tende dunque a spiegare i concetti più da un punto di vista aziendale/lavorativo. Le loro lezioni sono molto importanti in vista dello stage, che per molti potrebbe essere la prima vera e propria esperienza lavorativa